Come diventare insegnante: normativa di riferimento e requisiti.

Category: Orientamento

Come diventare insegnante: normativa di riferimento e requisiti.

Numerosi giovani e meno giovani aspirano a intraprendere la carriera dell’insegnamento. Un tempo era un lavoro scelto per vocazione, ma negli ultimi decenni è diventato sempre più una professione ricercata per la sicurezza e la stabilità personale. Il percorso da seguire per poter diventare docente delle scuole secondarie di primo e secondo grado è in continuo divenire e anche in piena trasformazione. Secondo quanto riportato dal sito ufficiale del MIUR : “L’accesso alla professione docente nella scuola avviene:

  • per le assunzioni a tempo indeterminato, attraverso due graduatorie: Graduatorie di merito dei concorsi per titoli ed esami e Graduatorie ad esaurimento, a ciascuna delle quali è destinato il 50% dei posti conferibili annualmente autorizzati;
  • per il conferimento delle supplenze, attraverso le Graduatorie ad esaurimento (per i contratti a tempo determinato di durata annuale o fino al termine delle attività didattiche) e attraverso le graduatorie di istituto (per le supplenze brevi o per le supplenze che non è stato possibile conferire attraverso le Graduatorie ad esaurimento).”

 

Chiunque in possesso di una laurea magistrale che vuole diventare insegnante, deve individuare a quale classe di concorso può accedere. Per fare ciò deve verificare i requisiti come indicati dalla normativa di riferimento:

– DM 259/17 e relative tabelle (Decreto correttivo e integrativo del DPR 19/16)

– DPR 19/16 e relative tabelle (Nuovo regolamento delle classi di concorso)

– Decreto Interministeriale del 9 luglio 2009 (Equiparazioni tra diplomi di lauree di vecchio ordinamento, lauree specialistiche e lauree magistrali)

– Decreto Ministeriale 92 del 23 febbraio 2016 – Titoli di specializzazione per A-23 (Italiano L2)

– Decreto Ministeriale 93 del 23 febbraio 2016 – Ambiti disciplinari nuove classi di concorso

Nello specifico la tabella “TAB.A-NUOVE CLASSI DI CONCORSO: DENOMINAZIONE, TITOLI DI ACCESSO, INSEGNAMENTI RELATIVI” mette in evidenza gli insegnamenti sostenuti per ogni classe di concorso.

Il possesso della laurea magistrale, infatti, non sempre è requisito sufficiente a garantire l’acceso diretto  alla classe di concorso.

Un esempio comune è dato dai laureati in psicologia che in funzione all’annualità in cui è stato conseguito il titolo, devono integrare dai 12 ai 24 crediti formativi per poter partecipare alla classe di concorso in discipline filosofiche-umanistiche.

Un errore nel calcolo dei crediti necessari può comportare il depennamento definitivo dalle graduatore GPS biennali o l’impossibilità di essere convocati per le supplenze d’istituto o, ancor peggio, la preclusione a partecipare al concorso docenti .

Richiedi qui valutazione del piano di studi.

Un’accurata valutazione del piano di studi può rilevare la presenza di un debito formativo; In caso si tratti di pochi crediti formativi sarà possibile conseguirli acquistando un corso singolo presso università pubbliche o private.

Ovviamente le università pubbliche hanno un numero di sessioni d’esame limitate, mentre le università private, soprattutto quelle telematiche, prevedono esami più frequenti e con tempistiche nettamente inferiori.

Per informazioni sul nostri esami singoli clicca qui.

Per chi deve incrementare il piano di studi con più di due materie, è possibile e conveniente iscriversi ai master concorsuali. Tali master uniti alla laurea magistrale sono requisito di accesso alla classe di concorso.

I master concorsuali disponibili sono :

Dopo essersi dunque accertati di possedere i titoli, bisogna inoltre verificare se si possiedono i 24 CFU in materie socio-psico-pedagogiche necessari per i primi inserimenti nelle graduatorie, partecipare al concorso ordinario scuola, ma anche ai test di ammissione del corso TFA sostegno.

Richiedi info sui 24 CFU.

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